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Il Viandante: Matera - Chiesa di San Giovanni Battista

 

Facciata, 1233.

  E' una delle chiese più antiche e suggestive della città. Il suo primo  nome era  S. Maria La Nova (o "della Nova ai foggiali", in quanto annessa all'omonimo convento di clausura, che sorgeva in quella zona piena di ' foggiali" [buche per conservare legumi, orzo e grano]). 

  La data della sua costruzione in stile romanico risale al 1233. Subisce l'abbandono e la chiusura al culto nel 1480; viene riaperta soltanto nel 1793, dopo l'aggiunta di un sostegno murario utile alla sua stabilità. Una pulitura del 1926  riporta a vista le linee originarie alterate dai passati interventi barocchi.

La facciata principale non  visibile in quanto fa tutt'uno col vecchio ospedale costruito nel 1610. L'ingresso , di conseguenza, collocato sul fianco destro ed  caratterizzato dal  portale romanico, vero ricamo architettonico.

 

 

Portale, scultura lapidea, XIII secolo.

  Il portale romanico, vero ricamo architettonico, sovrastato da un rosone situato all'interno di un arco poggiante su colonnine sovrapposte.     

  Nell'edicola della struttura di sostegno vi la statua del Battista, al quale  la chiesa  dedicata. Si apre sul fianco destro della chiesa. 

 

 

 

 

Parete esterna absidale.

   Nella parte absidale, sotto la cuspide, si apre un arco settecentesco (rifatto insieme con la volta crollata), quindi due mensole e due elefanti sono ai lati della tribuna; sotto, una finestra finemente arabescata e timpano retto da due colonnine.

 

 

 

 

 

Interno, 1233.

   L’ impianto è rettangolare a tre navate di cui la centrale è più alta delle laterali. Queste ultime sono divise da otto pilastri cruciformi a ciascuno dei  quali  stanno addossate semicolonne coronate da capitelli duecenteschi con immagini floreali ed animali. Le semicolonne  sorreggono gli archi longitudinali e  traversi, i  quali, da un lato, fanno da ossatura alle volte di copertura, dall’altro, creano nelle navate laterali le volte a crociera su costoloni. 

   Le semicolonne rivolte verso la navata centrale culminano con dei capitelli sui quali si impostano le grandi arcate trasversali. La volta a vela è stata rifatta nel 1793.

 

 

Interno, 1233, scorcio delle arcate.

  Le tre navate sono caratterizzate da  otto pilastri cruciformi a ciascuno dei quali stanno addossate semicolonne coronate da capitelli ducenteschi con immagini floreali ed animali. Le semicolonne  sorreggono gli archi longitudinali  e  traversi, i  quali fanno da ossatura alle volte di copertura e creano  nelle navate laterali le volte  a crociera su costoloni.

 

 

 

 

 

Madonna della Nova, XVII secolo, e Altare, XVI secolo, navata sinistra.

   L'altare marmoreo  cinquecentesco e ospita l'immagine Madonna della Nova, opera della fine del Seicento  dipinta su  pietra e collocata in un retablo arricchito dal gruppo scultoreo Annunciazione ed Eterno benedicente, del secolo XVI. Si ipotizza che il retablo sia uscito dalla bottega dei Persio,

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 

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