La facciata, in stile tardo-barocco, ha un prospetto curvilineo con il frontone molto elevato. Un cornicione la divide in due sezioni: l'inferiore contiene una gamma di figure penitenziali; sulle due porte laterali sono collocate due statue, rispettivamente, l'Arcangelo Michele e l'Angelo custode, intermediari del perdono divino. La parte superiore ha una vetrina sovrastata da una nicchia contenente la statua Apoteosi di Maria.
La facciata, così come l'interno, sono caratterizzati dai temi della morte, della redenzione e della salvezza delle anime, temi che ricorrono con tutto un apparato simbolico impressionante.
Il timpano contiene raffigurazioni che si riferiscono alla morte e si collegano agli altri simboli di cui ricca la chiesa ed utili a ricordare al fedele la propria finitudine.
San Michele, scultura lapidea, 1747, particolare, Facciata, lato sinistro.
La statua, in stile tardo-barocco, collocata su una delle porte laterali (sull'altra c'è l'Angelo custode) della chiesa voluta dalla popolazione, e da questa finanziata, per officiare riti particolari utili alla salvazione delle anime del Purgatorio.
La facciata, così come l'interno, caratterizzata dai temi della morte, della redenzione e della salvezza delle anime. La collocazione qui di san Michele non, dunque, casuale: per secoli egli stato invocato contro i nemici infernali. Vincitore del male e alleato dell'uomo nella quotidiana lotta contro le forze avverse, egli anche la guida dell'anima al momento del trapasso.
A lui la Chiesa, nella Messa dei defunti, raccomanda le anime avviate verso la "luce santa". A lui sono dedicate, di solito, le cappelle e gli ossari dei cimiteri.
Altare maggiore, XVIII secolo, e, di Vito Conversi, S. Gaetano implorante dalla Vergine la liberazione delle anime purganti, tela, 1754.
Questa chiesa a croce greca ed unico esemplare del genere in Matera. Di stile tardo-barocco. E' costruita tra il 1726 e il 1747 con il contributo dei cittadini ed consacrata nel 1756. L'alta cupola in legno impostata su delle colonne. E' ripartita in otto settori decorati con tavole lignee settecentesche raffiguranti i 4 Evangelisti e i Ss. Agostino, Gregorio Magno, Ambrogio e Girolamo.
(cfr. Scheda - Conversi Vito Antonio)
Ignoto, Madonna del Carmine, tela e Altare, XVIII secolo, braccio sinistro.
Ignoto, Morte di S. Giuseppe, tela e Altare, XVIII secolo, braccio destro.