pisticciL'abitato sorge sulla valle del fiume Basento, in un territorio caratterizzato da profondi calanchi argillosi. 

Il paese venne denominato "Pesticium" nel periodo romano e divenne feudo in età normanna. 

Da visitare, nel rione Torrevecchia, è la chiesa dei SS. Pietro e Paolo (1542) nel cui interno si possono ammirare altari lignei intagliati e dipinti del 1700 ed alcune interessanti tele di scuola napoletana.

Molto belle sono anche la chiesa di Santa Maria del Casale del XII sec., con portale del 1300 e un rosone del 1500, e la chiesa di Sant'Antonio che conserva affreschi seicenteschi e settecenteschi e varie tele tra cui quelle di Giovanni Tommaso Guarini e Andrea Vaccaro. 

In località San Basilio si trova una masseria fortificata; edificata come castello da Ruggero il Normanno e poi trasformata dai monaci basiliani in abbazia, fu mutata in masseria dalla famiglia Berlingieri.

Bernalda Pisticci Scanzano Jonico Policoro Rotondella Nova Siri

bernaldaIl paese prende il nome da quello del feudatario, Bernardino de Bernardo, segretario della corte aragonese, che fece ricostruire il castello, dimora della sua famiglia. 

Nel XVII sec., Bernalda divenne anche sede di un importante studio di medicina tenuto da Matteo Parisio. 

Dopo l'Unità d'Italia e la fine del brigantaggio, il paese si spopolò e molti dei suoi abitanti emigrarono verso le Americhe, sperando in una vita migliore. 

Da visitare, nel suo centro storico, sono la chiesa del Carmine, la chiesa di San Rocco e la cappella Fischietti. 

Il castello, oggi adibito ad abitazioni, è stato rifatto più volte. 

Accanto al castello è visibile la chiesa madre di San Bernardino, con esterno in mattoni rossi e cupole bizantine. 

Dal 1933 fa parte del comune di Bernalda anche la frazione di Metapontonoto centro balneare e ricco di testimonianze archeologiche.

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policoroLa città, costruita intorno al 680 a.C. dai Colofoni provenienti dall'Asia Minore, fu distrutta da una coalizione Achea agli inizi del VI sec. a.C.. 

Dopo un periodo di decadenza, nel V sec. a.C., le colonie di Taranto e Thuru la ricostruirono sulle vecchie rovine dell'antica Siris col nome di Heraclea

Nei pressi della città si svolse il primo grande scontro tra i Romani e Pirro nel 280 a.C. Interessantissimo da visitare è il Parco Archeologico, situato alle spalle del Museo Nazionale della Siritide, che custodisce i resti dell'antica città di Siris-Heraclea. 

Nelle vicinanze del Museo sono ubicati il Santuario di Demetra e il Tempio Arcaico dedicato a Dionisio risalente al VII sec. a.C.Nei pressi di Policoro si estende il Bosco Pantano, in cui vegetano specie tipiche di un clima temperato-umido, insolito rispetto al clima caldo-umido del litorale jonico. 

La città, importante centro balneare della regione, è dotata di varie strutture turistiche per il soggiorno estivo.

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scanzano jonicoOriginariamente il centro fu sotto il controllo dei monaci basiliani di Sant'Elia di Carbone ed in seguito passò al dominio di Pedro de Toledo, che fece erigere il palazzo baronale denominato comunemente Palazzaccio. 

Nelle vicinanze della spiaggia è situata una torre d'avvistamento, costruita nel periodo aragonese, mentre un'altra torre a forma cilindrica si può apprezzare in località "Terzo Madonna".

In località Termitito si trovano i resti di un importante insediamento di età micenea, occupato in seguito da coloni greci. 

Da visitare è la chiesa dell'Assunta, che conserva nel suo interno la corona d'argento di una statua della Madonna del 1715 ed alcune sculture lignee del XVIII sec.. 

Interessante è anche la masseria di Recoleta. 

Scanzano è un centro balneare in fase di evoluzione con spiagge molto ben curate, che sono meta ogni anno di un considerevole flusso turistico. 

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rotondellaL'abitato ha origini molto antiche. 

Il paese viene citato nel 1261 col nome di "Rotunda Marinis", termine derivato, probabilmente, dalla sua particolare posizione di fronte al mar Jonio.

Caratteristici sono i palazzi arricchiti da bellissimi portali. Molto bella è la chiesa madre dedicata a Santa Maria delle Grazie, nel cui interno sono custodite le statue lignee dell'Immacolata, della Madonna delle Grazie e di Sant'Antonio, e la chiesa di Sant'Antonio da Padova, appartenente al convento francescano degli Zoccolanti. 

La chiesa ed il convento, edificati nel 1652, furono abitati dai monaci fino al 1862 quando, con la legge Siccardi, divennero proprietà dello stato. 

La costruzione conserva un bellissimo altare in marmo policromo e alcune statue raffiguranti San Francesco d'Assisi, San Pasquale Bairo e Santa Rosa da Lima. 

Le spiagge del comune, meta di un notevole flusso turistico, sono state valorizzate con la creazione di numerose strutture ricettive.

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