La Processione del Venerdì Santo a Barile è una delle manifestazioni culturali più caratteristiche della zona del Vulture. 

Gli abitanti del paese si preparano all'evento per settimane e partecipano con coinvolgimento alla sacra rappresentazione.

Il pomeriggio del venerdì santo personaggi evangelici e personaggi simbolici affollano le strade del paese e conducono Cristo al patibolo.

La processione è preceduta da tre uomini a cavallo, seguono poi tre bambine vestite di bianco che simboleggiano le tre Marie, una ragazza vestita di nero e 33 ragazze vestite anch'esse di nero che rappresentano gli anni di Cristo. 

La scena è arricchita da numerosi altri personaggi tra cui particolare interesse suscita la zingara, simbolo di ricchezza mista a pericolo e malvagità. 

In questo contesto dove la realtà si interseca con personaggi creati dall'immaginario collettivo si rappresenta un evento simbolo della spiritualità di un'intera comunità.

La via crucis di Barile La Madonna di Pierno La Madonna del Carmine La sfilata dei Turchi San Rocco di Tolve

Il santuario di Pierno si erge su un altopiano posto a 960 metri s.l.m., alle immediate falde dell'omonimo monte (1268 m.) in territorio di San Fele (PZ), da cui dista meno di 10 Km. 

Il monte, caratterizzato dalle sue bianche rocce di origine carsica, è coperto da una folta vegetazione di querce e castagni ed è accostato al monte S. Croce (1427 m.) anch'esso coperto da una folta vegetazione e ricco di sorgenti d'acqua cristallina.

La primitiva cappella, divenuta piccola per l'affluenza dei fedeli, fu ingrandita tra il 1187 e il 1197 in stile romanico-normanno, sotto la direzione dell'architetto Sarolo, il più prestigioso dell'epoca, che fu scelto da Giliberto II di Balvano il quale intendeva farne luogo di sepoltura per la sua famiglia.

La facciata è in stile romanico e il portale presenta decorazioni a mosaico con pietre bianche e lava.

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Il 29 maggio, giorno in cui si celebra la festa del Santo Patrono, le strade della città sono affollate di gente che si appresta ad assistere alla caratteristica Sfilata dei Turchi. 

Tutto sembra fermarsi per prender parte a questa manifestazione che, tra storia e leggenda, rappresenta la principale espressione della cultura popolare di Potenza. 

La tradizione fa risalire questo avvenimento al 1111 quando un gruppo di Turchi guidati dal Gran Turco approda alle sponde del mar Ionio per poi inoltrarsi nei boschi della Basilicata e giungere a Potenza. 

Il provvidenziale intervento di S. Gerardo che invia una schiera di angeli ad illuminare la città permette ai soldati potentini di difendersi e mette in fuga gli stranieri spaventati dalla soprannaturale apparizione. 

Il leggendario evento si è radicato nell'animo del popolo potentino che ne ha fatto una rituale manifestazione caratterizzata da un corteo in cui figurano vari personaggi tra cui i Turchi, i soldati, il Gran Turco portato in carrozza e infine un carro con la statua di S. Gerardo.

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la madonna del carmine di aviglianoSituata sul monte Carmine, a circa 8 chilometri dal centro di Avigliano, sorge una piccola chiesa edificata nel XIX secolo che ha il compito di custodire la Madonna degli Angeli la cui venerazione è una caratteristica peculiare del paese. 

In realtà ogni anno la statua della Madonna viene custodita nella chiesetta solo nel periodo che va da metà luglio a metà settembre, periodo nel quale si avvicendano sul monte i pellegrinaggi di migliaia di fedeli che arrivano per pregare e venerare la statua.

A metà settembre la statua viene riportata nel paese all'interno della Chiesa Madre (detta Chiesa di Santa Maria del Carmine) dove rimane deposta fino all'estate successiva quando il 16 Luglio viene riportata a spalla sul monte attraverso le strade del paese addobbate a festa per l'occasione.

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festa di san rocco di tolveA Tolve San Rocco viene festeggiato due volte all'anno, il 16 Agosto e il 16 Settembre.

La prima data richiama i pellegrini della "marina", provenienti dai paesi delle zone pianeggianti, dove il raccolto dei cereali si fa prima. 

La seconda data è per i pellegrini della "montagna", provenienti dai paesi delle zone montuose, dove le messi si raccolgono dopo la metà di Agosto.

Nelle due giornate dei festeggiamenti si svolge a mezzogiorno una tipica processione per le vie del paese, della durata di circa tre ore. 

La statua di San Rocco è portata a spalla dai fedeli in un solenne corteo, che si apre con i Confratelli del Purgatorio in tunica bianca e mantellina rossa. 

Seguono i pellegrini scalzi, con i ceri dei gruppi di preghiera di appartenenza, artisticamente disposti su basi di legno e raffiguranti chiese, campanili e altre strutture sacre. 

Dopo la processione i ceri vengono lasciati in dono al Santuario di San Rocco,dove saranno accesi durante l'anno come fiammelle di fede. 

La vera folla dei pellegrini, alcuni dei quali scalzi, è quella che segue la Statua.

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