Camerano (Ancona), 1625 - Roma, 1713
Porta a termine il suo apprendistato presso la bottega del Sacchi, ma, nello stesso tempo, assimila anche le influenze provenienti dalla Scuola Bolognese e dallo studio delle opere di Raffaello e di Annibale Carracci (1560-1609) e Guido Reni (1575-1642).
Tale sostrato culturale non lo porta per˜ ad una pittura di maniera di stampo accademico, bensì ad uno stile barocco caratterizzato da compostezza e linearità. Il precoce recupero della classicità e l'uso misurato e tenue del colore lo rendono un anticipatore degli esiti artistici del tardo Settecento.
A Roma, dopo la morte di Pietro da Cortona (1669), diventa il pi importante pittore della capitale. Ottiene la elezione ad Accademico di S. Luca e, da re Luigi XIV, la nomina a "pittore del re".
Dipinge la tele presenti a Venosa su commissione dell'illustre card. Giovanni Battista De Luca, venosino e grande giurista, il quale conosceva bene Maratta, essendo questi assiduo frequentatore della corte papale.
Opere presenti in Basilicata
- Venosa, Annunciazione, Cattedrale;
- Venosa, Martirio di S. Felice, Cattedrale;
- Venosa, S. Filippo Neri intercede per le anime purganti, chiesa del Purgatorio;
- Venosa, Ritratto del card. De Luca, Biblioteca comunale.