Il Museo Nazionale del Melfese è sistemato in tre sale del piano terra del Castello Normanno-Svevo. 

Conserva numerosi reperti archeologici riguardanti le popolazioni indigene della preistoria, dei periodi romano, bizantino e normanno. 

Nella torre, vicino all'ingresso, è conservato il "Sarcofago di Rapolla", meraviglioso lavoro creato da artisti dell'Asia Minore.

La prima sala riunisce reperti d'epoca preistorica quali pugnali, macine di pietra e ceramiche decorate, ritrovate in tombe della zona, del V-IV millennio, per finire ai materiali dell'età del Bronzo del villaggio di Toppo d'Aguzzo. 

Nella seconda sala sono da ammirare due corredi appartenenti a tombe principesche, con ambre figurate, fibule d'argento, rocchetti d'oro, un bicchiere d'argento, oltre ad armi bronzee e in ferro e vasellame d'argilla e bronzo.

La terza e ultima sala contiene reperti da altre due località della zona (Lavello e Banzi), con materiale del neolitico, dell'età del Bronzo e dell'età del Ferro. 

Museo del Melfese Museo di Venosa Parco Notarchirico Museo di Potenza Parco della Grancia

Segni della storia dell'antica Venusia sono rintracciabili nei reperti archeologici custoditi nel Museo Nazionale. 

Inaugurato nel 1991, il Museo è ubicato all'interno del castello aragonese, precisamente nella galleria seminterrata ed è suddiviso in cinque distinte sezioni:

1. Fase Pre-romana;

2. Fase della Romanizzazione;

3. Dalla fine della Repubblica all'età augustea;

4. Età imperiale;

5. Dal tardo Impero Romano al IX sec.

Il cospicuo patrimonio archeologico che consente di ripercorrere le tappe storiche dalla preistoria al periodo normanno, è costituito da ceramiche, monete, reperti funebri, mosaici pavimentali. 

In particolare del periodo paleocristiano si conserva una croce - reliquiario dell'VIII - IX sec. 

Museo del Melfese Museo di Venosa Parco Notarchirico Museo di Potenza Parco della Grancia

L'antico volto della Basilicata emerge dai reperti custoditi nel Museo Archeologico Provinciale, dove sono riscontrabili tracce di storia appartenenti al periodo compreso tra l'era paleolitica e l'età romana.

I ritrovamenti che provengono da diverse aree della regione, in particolare dalla zona del Metapontino, sono costituiti prevalentemente da bronzi, statuette, iscrizioni greche e latine, ceramiche, armi. Tra questi emergono l'elmo corinzio in bronzo ritrovato nel 1291 a Vaglio, statuette provenienti da Monticchio, terrecotte del Metapontino.

Oggi il museo si arricchisce di mostre ed esposizioni di rilievo che richiamano l'attenzione degli appassionati d'arte. 

Si ricordano, nello specifico, le prestigiose mostre di Carlo Levi, De Chirico e recentemente Carrà che hanno conferito nuovo impulso al "Polo della cultura" istituito per promuovere e valorizzare la conoscenza di opere che da sempre rappresentano patrimonio comune di crescita e arricchimento personale.

Museo del Melfese Museo di Venosa Parco Notarchirico Museo di Potenza Parco della Grancia

Il parco paleontologico di Notarchirico è un sito all'aperto del Paleolitico inferiore, datato a circa 359.000 anni fa e situato nelle vicinanze di Venosa. 

L'importanza del parco è data dal fatto che è uno tra i siti europei sul Pleistocene Medio meglio conservati e ricchi di materiali. 

Nel giacimento, scoperto nel 1979 in seguito ad una ricognizione effettuata dall'Istituto Italiano di Paleontologia Umana, sono stati effettuati numerosi scavi condotti dal 1980 al 1985 e diretti dalla Soprintendenza Archeologica della Basilicata, che hanno portato alla luce diversi strati abitativi molto estesi con la presenza di manufatti associati a resti di elefanti, bovidi e cervidi. 

Un cranio di Elefante è stato rinvenuto in posizione capovolta, con entrambe le zanne in connessione anatomica e con la mandibola, priva di entrambi i rami ascendenti, dislocata in prossimità dell'estremità anteriore della zanna destra. 

Oltre a questo ritrovamento, di notevole interesse è anche la presenza nel sito di Palaeoloxodon antiquus, di Bovidi (Bos primigenius e Bison schoetensackie di Cervidi (Dama clactoniana, Cervus elaphus e Megaceros solilhacusinsieme a più rari resti di rinoceronte, lepre, tartaruga e qualche uccello.

Museo del Melfese Museo di Venosa Parco Notarchirico Museo di Potenza Parco della Grancia

Immerso in uno splendido scenario naturale, il parco della Grancia è il primo in Italia nel suo genere. 

Un sentiero che attraversa il bosco conduce in un ampio anfiteatro dove, in estate, è possibile assistere al Cinespettacolo La Storia Bandita, una grande rappresentazione che mette in scena le vicende delle rivolte contadine in Basilicata, passate alla storia come Brigantaggio. 

La tradizione storica e culturale di una intera comunità viene raccontata con grande maestria in uno straordinario spettacolo dove cinema, musical, teatro si intersecano su una scena di 20.000 metri quadrati. 

Gli spettacolari effetti scenografici creati dal connubio natura-arte suscitano forti emozioni.

In questa incantevole cornice si può assistere anche a concerti e spettacoli di livello internazionale che contribuiscono a valorizzare un'area naturale di grande fascino.

Inoltre un caratteristico mercatino presenta una varietà di oggetti tipici facendo rivivere colori, sapori e suoni di cent'anni fa.

Museo del Melfese Museo di Venosa Parco Notarchirico Museo di Potenza Parco della Grancia

 
 
 
 
 

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella pagina di policy & privacy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Policy & Privacy