La Torre di Satriano si eleva su di un colle difficile da scalare, tra Satriano e Tito.
E' una torre alta, di base quadrata, situata fra i ruderi di una città abbandonata.
La nascita della prima Satriano è fatta risalire, soltanto grazie a ritrovamenti di frammenti di ceramiche trovate sui pendii e ai piedi della collina, tra il X e il VII sec. a.C.
Infatti la collina, nota con il toponimo di Torre di Satriano, sulla linea di confine tra i moderni comuni di Satriano e Tito, è sede di una complessa stratificazione storica che data dall'età del Ferro sino alla fine del Medio Evo, con diverse e significative soluzioni di continuità.
Sulla distruzione della città la leggenda narra che la crudele regina di Napoli, Giovanna II, sorella di re Ladislao, fece condurre da Terlizzi, in terra di Puglia, una giovane dama di compagnia scortata da milizie del Regno.
Quando il drappello attraversò la città di Satriano, la nobile donna venne rapita a causa della sua bellezza e Giovanna II, dopo l'affronto subito, ordinò una tremenda vendetta.
L'abitato, infatti, venne ridotto in cenere da uno spaventoso incendio che risparmiò solo la torre normanna ed alcuni muri di edifici.
