Fra i reperti più diffusi della romanità, era utilizzata per il trasporto generalmente di vino e olio ma anche di olive e di garum, tipica salsa romana, ottenuta dalla macerazione di interiora di pesce.
Attraverso lo studio delle anfore si può risalire alla loro provenienza e ricostruire il sistema di scambi commerciali e di conseguenza l'economia del territorio.
La particolare forma della base, a puntale, e le dimensioni relativamente ridotte (diametro ca. 35 cm, altezza ca. 1 m), ne facilitavano lo stivaggio nelle navi.