Utero in terracotta

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Impasto camoscio con inclusi vari.

Larghezza : 8,5 cm; Lunghezza: 10 cm.

Venosa, collezione Briscese, non esistono notizie sul luogo esatto del ritrovamento. E' un oggetto molto più antico rispetto al periodo storico a cui fa riferimento la ricostruzione della domus, ma si è ritenuto di inserirlo come testimonianza della religiosità popolare. 

Questi oggetti in terracotta rappresentanti uteri, arti, e altre parti del corpo costituiscono una classe di reperti assai importanti come testimonianza concreta dell’antica religiosità. Si tratta di ex voto che venivano donati al Dio come testimonianza di una grazia chiesta o ricevuta e riproducevano la parte di si cui si chiedeva la guarigione. Il valore sacro delle offerte non veniva meno con il passare del tempo, e venivano conservate anche quando il santuario, per qualsiasi ragione, veniva distrutto. Questo costume, che testimonia di un rapporto diretto tra le divinità  — ciascuna con le sue “specializzazioni” —  e la gente, si è protratto nei secoli fino ai giorni nostri, come testimoniano gli ex voto offerti ai santi e alla madonna che riempiono tante nostre chiese. Si cita per tutte la chiesa del Gesù di Napoli, nella quale sono conservati centinaia di ex voto simili in maniera impressionante a questi di ventitré secoli fa.

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