Il fagiolo di Sarconi è ottenuto dalla coltivazione di ecotipi locali di cannellino e borlotto. Il fagiolo è particolarmente apprezzato perché cuoce rapidamente (cottura a "prima acqua") offrendo così un prodotto cotto a pasta fluida e di gusto piacevole.
Il Fagiolo di Sarconi alligna in territori situati al di sopra dei 600 metri sul livello del mare, di origine alluvionale, freschi, profondi e fertili, con una buona capacità di ritenzione idrica e privi di calcare.
La semina si effettua a partire dalla fine di maggio e si protrae fino alla metà del mese di luglio.
Di norma le operazioni colturali non prevedono trattamenti chimici per il controllo di fisiopatie ed erbe infestanti.
Le varietà coltivate, quasi esclusivamente per la produzione di baccelli freschi da sgusciare, sono rappresentate in prevalenza dal borlotto nano e dal cannellino.
Proprio per le sue caratteristiche e per la notorietà del prodotto in tutta l'Italia, il Fagiolo di Sarconi ha ricevuto la denominazione di I.G.P (Indicazione Geografica Protetta).
