Viene denominato "Campomaggiore vecchio" l'antico abitato di Campomaggiore, quasi interamente distrutto il 10 febbraio 1885 da una frana che costrinse gli abitanti a trasferirsi nel luogo dove sorge l'attuale centro.
Dell'insediamento di Campomaggiore vecchio, dislocato su tre terrazzi collinari, fondato dalla famiglia Rendina nel 1741, rimangono oggi i ruderi del grande Palazzo Baronale con possenti mura e della Chiesa di Santa Maria del Carmelo.
Entrambi affacciano sulla grande piazza, opera di un allievo del Vanvitelli.
Sul retro del palazzo baronale vi è un raro esemplare di sequoia, importata dal conte Cutinelli- Rendina.
Il fascino di questo paese fantasma si unisce ad uno dei panorami più suggestivi della Valle.
Di fronte a questa località, infatti, dall'altra parte del fiume, si innalzano in tutta la loro grandiosità le caratteristiche formazioni rocciose chiamate Dolomiti Lucane.
