L'arte di fabbricare coltelli di alto valore e pregio artistico è una tradizione che riflette lo spirito fiero e l'indole indomita del popolo aviglianese.
Documenti del passato testimoniano la propensione degli abitanti di questo paese alla lotta. I coltelli, che raggiunsero un livello di perfezione alla fine del XVIII sec., sono quindi l'emblema del carattere orgoglioso dell'aviglianese.
La balestra, così com'era chiamata, era impreziosita con decorazioni in argento e ottone che le conferivano un certo valore non solo artistico.
Dall'uso del coltello per l'offesa e la difesa, nacque un'usanza che si protrasse fino all'inizio del '900: prima del matrimonio il promesso sposo regalava una balestra alla fidanzata, che se ne doveva eventualmente servire per difendere il suo onore.
