Carlo Levi nasce a Torino il 29 novembre 1902. Giovanissimo, espone i suoi quadri alla Biennale di Venezia.
Presto diventa promotore e animatore delle prime organizzazioni sovversive antifasciste e subisce nel 1935 il confino per 3 anni a Grassano, da dove si sposta per raggiungere Aliano.
Qui l'artista entra in amicizia con la gente del luogo, cura i malati, continua a dipingere e ad annotare appunti sul suo taccuino.
Qualche anno dopo, tra il '43 ed il '44, scriverà il romanzo "Cristo si è fermato ad Eboli".
Nell'opera lo scrittore descrive tutta la tragica realtà della situazione meridionale del periodo e le esperienze di vita del proprio esilio in mezzo alla miseria di un paese dell'Italia contadina. Carlo Levi muore a Roma il 4 gennaio 1975 e, secondo i suoi desideri, è sepolto ad Aliano.
Qui è possibile visitare il Parco letterario a lui dedicato.